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4 novembre 1966 - l'alluvione di Firenze colpisce anche l'automatico italiano

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4 novembre 1966 - l'alluvione di Firenze colpisce anche l'automatico italiano

Calcio Italia tornati alla luce

diversi "Calcio Italia" nuovissimi (Elettrogiochi, 1965) allineati fuori da un magazzino allagato

1966: la grande piena.

I primi giorni del novembre del 1966, su Firenze caddero 190mm di pioggia in 24 ore, quantita' record ma che di per se' non avrebbe creato grossi fastidi; pero', uniti alle pioggie ancor piu' torrenziali sul Mugello (437mm nell'Alta Val di Sieve), e al disciogliersi improvviso dello spesso manto nevoso caduto in precedenza sul Casentino, andarono ad ingrossare di colpo il Sieve, affluente dell'Arno poco prima di Firenze. L'effetto fu catastrofico, le acque del fiume si gonfiarono in pochissimo tempo, e la notte, per fortuna in un giorno allora festivo, l'Arno invase Firenze e i dintorni. I danni furono immani, specie per tutte quelle attivita' commerciali che avevano sede ai piani bassi delle costruzioni. Tra queste, per forza di cosa, i noleggiatori di apparecchi a moneta, flipper, jukeboxes, calciobalilla, distributori, ecc., che ebbero uffici, magazzini, attrezzature, veicoli, sommersi come tutta Firenze da un misto di acqua, fango, nafta fuoriuscita dai serbatoi allagati e dalle fogne. Causa le pioggie torrenziali, oltre a Firenze, subirono grossi danni altre localita' del circondario, e di tutto il nord Italia, in particolare del Veneto.

Tramite alcuni numeri d'epoca della rivista "Automat", organo dell'associazione nazionale di settore SAPAR, vediamo come e quanto venne colpito il settore dell'automatico da questa calamita' naturale, e come seppe risollevarsi. Una curiosita': questi numeri di Automat, rilegati, li ottenni in dono da Giancarlo Ugolini nei primi anni '90. Me li diede chiedendo che li conservassi, per rileggere ogni tanto gli articoli contenuti, facendo si' che le storie di quegli anni non andassero dimenticate. Spero di aver bene interpretato il suo pensiero, scrivendo queste pagine, e le tante altre che seguiranno in futuro, qui su www.tilt.it !

Federico Croci


un Rocket Ship ricoperto di fango

un "Rocket Ship" Gottlieb's (1958) ricoperto di fango

Automat, la rivista dell'associazione SAPAR, dava cosi' la notizia nell'editoriale del numero 11, anno V, novembre 1966:

"La grande piena"

Anche il settore dell'Automatico nazionale ha dovuto pagare il suo pesante contributo alla catastrofe che ha colpito con tanta inusitata violenza alcune tra le piu' belle localita' d'Italia, in Toscana e nel Veneto. Sono stati circa 900 gli apparecchi elettrogrammofonici e da svago e divertimento che, travolti dalla piena delle acque, sono andati pressoche' distrutti, mentre qualche migliaio hanno subito danneggiamenti piu' o meno gravi. In termini materiali, un danno che supera il mezzo miliardo di lire.

Cifra enorme non solo per se' stessa, ma sopratutto se si considera che la sciagura ha colpito attivita' economiche giovanissime, da poco affacciatesi sulla scena dell'economia nazionale, e che gia', pur fra le infinite difficolta', erano riuscite ad affermarsi con successo nella vita sociale del Paese. Piccole e grosse aziende, sorte da pochi anni, dal nulla, attraverso un lavoro quotidiano, paziente e capillare, sono state spazzate via, cancellate dalla furia degli elementi, che domani, pur con gli aiuti che ad esse certamente non mancheranno, non poco dovranno lottare per fronteggiare un avvenire pieno di incertezze e di pericolose incognite.

Ad esse tutte, insieme con una parola di incoraggiamento e di incitamento a riprendere con tenacia il lavoro interrotto, giunga da "Automat" l'espressione piu' viva e commossa di comprensione e solidarieta', nonche' l'augurio di poter presto riconquistare, mantenere e superare le posizioni perdute.


giochi vari travolti dalle acque

un calciobalilla elettrico ed altri giochi meccanici travolti dalla furia delle acque

Dicembre 1966. "Automat" fa partire una grande sottoscrizione "per gli alluvionati dell'Automatico", rendendo noto che "...la grande maggioranza degli associati residenti nelle zone alluvionate, e' stata direttamente o indirettamente colpita nel disastro, perdendo pressoche' totalmente i loro apparecchi per un importo non inferiore al mezzo miliardo di lire e sono stati coinvolti dalla furia delle acque elettrogrammofoni, per il 45%; biliardini elettrici, per il 35%; apparecchi da divertimento elettromeccanici, per il 14% e distributori automatici di beni e servizi, per il 6%".

Il danno e' maggiore tantopiu' che si era nel momento in cui si passo' dal 'flipper', con ripetizione della partita, quindi ormai vietato, al 'nuovo biliardino elettrico', senza vincita alcuna; quindi, tutti gli apparecchi in uso erano macchine nuove, con pochi mesi di vita, nella maggioranza dei casi ancora da finire di pagare.


un apparecchio per la registrazione della voce travolto dalle acque

una cabina per la registrazione della voce in una via sommersa dal fango

Gennaio 1967. "Continua l'operazione alluvionati". Un testimone della tragedia, il Rag. Luigi Ezio Fagioli (all'epoca titolare della Soc. Elettrogiochi, produttrice del popolare "Calcio Italia"), cosi' scrive nel n.1, anno VI, della rivista "Automat".

"...juke boxes, biliardini elettrici, bowling, auto furgoni completamente sventrati e ridotti in un ammasso di cose sporche, ingiovevoli e irriconoscibili, era il quadro che si rinnovava in ogni magazzino, e che diveniva sempre piu' grave via via che un camioncino rientrava con a bordo quanto era stato possibile recuperare in un bar alluvionato; il tutto, in un clima di terrore e di sgomento, con le membra stanche, l'aria acre, le pareti umide e nere. In terra la melmetta ed ogni cosa avvolta dalla stessa, senza luce ne' acqua, senza niente insomma che possa alleviare le sofferenze dell'uomo".

"...anche il sottoscritto e' rimasto duramente colpito, riportando ingenti danni. Tutta l'officina, gli uffici, i depositi completamente sommersi dall'acqua, dal fango, dalla nafta e quant'altro era mescolato nella tremenda ondata che ha sommerso Firenze."


link: rassegna fotografica dell'alluvione - (english version)

link: pagina di Wikipedia sull'alluvione

Febbraio 1967. Un colpo di scena, ecco l'aiuto dagli USA dei costruttori e produttori di biliardini. Ovviamente la burocrazia non aiuta, la dogana esige il dazio anche su piani e vetri serigrafati inviati a titolo gratuito per i noleggiatori piu' colpiti, ma l'associazione di categoria si fa carico delle procedure e delle spese. Leggiamo infatti su "Automat", n.2, febbraio 1967:

"Piani e vetri per biliardini sinistrati"

"Nel quadro generale della campagna promossa dalla SAPAR per gli aiuti agli alluvionati della Toscana e del Veneto, un plauso particolare va rivolto alla MONDIAL COMMERCIAL CORPORATION - NEW YORK, distributrice dei prodotti Gottlieb's per l'Italia, che ha cortesemente disposto per l'offerta ai nostri sinistrati di un certo numero di vetri e piani per biliardini elettrici.

Il simpatico e generoso gesto della MONDIAL e' stato assai apprezzato nell'ambiente dell'automatico italiano, ove la casa - che si e' assunta anche l'onere del trasporto fino alla frontiera italiana di detti materiali - conta numerosi ed affezionati clienti.

Hanno provveduto allo sdoganamento dei piani e dei vetri la S.P.A. APPARECCHI MUSICALI ITALIANI (AMI - Torino), la S.P.A. NOVAMATIC di Milano, e L'AUTOMATICO di Giancarlo Ugolini, Bologna, assumendo a proprio carico le relative spese."

A seguito della generosa donazione, parte nei mesi successivi la distribuzione di tale materiale agli associati SAPAR; sulla rivista AUTOMAT viene dato pieno risalto all'operazione, con descrizione dei materiali e i nominativi a cui sono inviati piani e vetri.

Ecco alcuni dei riceventi, e del materiale inviato:

Ditta Posticci Ugo - Siena: 2 piani Ice Show, Hurdy Gurdy, Electra Pool, Rancho; 2 vetri Ice Show, Hurdy Gurdy, Electra Pool, Rancho, Subway;

Ditta Brunetti e Conti - Firenze: 2 piani Ice Show, Rancho, Hurdy Gurdy, Electra Pool, Hawaiian Isle; 2 vetri Ice Show, Hurdy Gurdy, Electra Pool, Hawaiian Isle, Rancho, Subway;

E cosi' via. Altre ditte nazionali seguirono l'esempio della MONDIAL, come ad esempio la ELECTRA-BOX, costruttrice del juke-box "Jupiter", che intervenne direttamente sui suoi clienti della Toscana e specialmente del Bellunese, ritirando e revisionando gratuitamente tutti gli apparecchi danneggiati. Cosi' segnalava il Dr.Leante, procuratore generale della societa'.


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