AEA
- Il nome sta per "American Electronic Assembly".
- La sede era a Tencarola (Padova).
- Fondata da Tiziano Tredese, Lanfranco Chinea (già Model Racing) e dal gruppo Dalla Pria; diretta da Tredese, chiuse a metà degli anni '80.
- Inizialmente importava le schede complete da Giappone ed USA (quasi sempre Sega/Gremiln); poi passò a lievi modifiche hardware, infine progettò tre giochi interamente originali.
- Ad eccezione di Asteroid, le produzioni
dovrebbero essere tutte su regolare licenza.
Nome | Tipo | Anno | Emul. | Info |
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Head-on |
1979 | Da originale Sega |
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Super Head-on |
1979 |
Da Head-on 2 Sega - da confermare |
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Silver Dollar |
1979 |
Da Hawkeye (Meadows) |
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Aliens Multispeed | 1980 | Su licenza Sega/Gremlin | ||
Asteroid |
1980 | Da Asteroids (Atari) |
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Mini Monaco G.P. |
1980 |
Con scheda originale di Monaco GP (Sega) |
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Carnival |
1980 |
Con scheda originale Sega |
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Borderline |
1981 |
Con scheda originale Sega |
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Arcade Super-Reflex |
1982 |
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Rolling Ball |
1983 |
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Kubiks |
1984 |
Super Head-on
Probabilmente la versione a colori di Head On, equipaggiata con il
monitor Hantarex MTC 90.Aliens
Multispeed
Quasi uguale a Space Invaders come concetto; ma l'hardware è totalmente differente. Sul mobile c'è scritto "AEA by Gremlin", ma sul monitor compare il nome della Sega, che controllava la Gremlin. Dalle prima notizie sembra che la scheda sia simile a quella di Space Trek, ma il monitor non è a colori ma monocromatico (forse un Hantarex SV-1) con pellicole adesive.
Sembra ne esistano due esemplari. Questo, nella foto di PaTrYcK, è un esemplare ex-noleggio.
Asteroid
Questa versione portava sia il
logo della AEA che quello della Playtronic, marchio del gruppo Dalla
Pria che deteneva quote anche della AEA. Non risulta essere una copia
autorizzata.Mini Monaco G.P.
Versione estremamente compatta del gioco; la scheda all'interno era
originale Sega e non aveva CPU.
Borderline
Il primo dumping delle memorie utilizzato in MAME proviene da una
scheda trovata in un esemplare AEA; la scheda è risultata identica
alla versione originale giapponese.
Arcade
Super-Reflex
In qualche sito è elencato tra i giochi a premi. Non ha nessun meccanismo come dispensatori di tagliandi o gettoni, ma ha all'interno un contatore. che avanza ogni volta che il giocatore raggiunge un determinato punteggio. Il depliant dice che un suono "biri-biri", un suono di vittoria, viene emesso quando viene raggiunto un determinato punteggio, quindi probabilmente è il gestore della sala giochi a decidere se e come premiare chi riesce. Solo due persone hanno riferito di aver giocato una partita ad Arcade Super-Reflex, e nessuna ha ricevuto materialmente un premio.
Il mobile è alquanto strano: è molto alto, contiene un piccolo monitor montato in basso, e una serie di specchi che riflettono l'immagine - questo forse spiega il nome - in uno schermo in posizione arretrata, circondato da placche laterali per dare un'illusione di profondità.
Anche i comandi sono sconcertanti: c'è un joystick con pulsante nella parte superiore, ma sembra che solo il pulsante sia collegato alla scheda, mentre la leva è solo "predisposta".
Il volantino, in italiano e inglese, non è di grande aiuto: bonus, malus, tempo, tris, poker, buchi neri…dalle immagini sembra una specie di slot-machine e che l'unica abilità richiesta al giocatore sia premere il pulsante al momento giusto e scegliere il simbolo adatto per realizzare una combinazione.
Secondo alcuni siti, Taito ha distribuito questo gioco in Giappone.