Ci arriva la notizia della scomparsa di un amico di Tilt!, Novaro Noci, della Novarmatic di Empoli. Novaro fu tra i primi, insieme a Paolo Maggiaioli e Giancarlo Ugolini, a mostrare interesse per la salvaguardia della storia del settore dell’Automatico Italiano. Nel 1994, a seguito di una mia serie di articoli sulle vicissitudini dei giochi automatici in Italia, articoli pubblicati sulla rivista “Automat”, organo della SAPAR di cui era delegato, mi invito’ a visitare l’azienda, ancora nella vecchia, immensa sede (un ex stabilimento, credo una vetreria), e mi porto’ in giro a fotografare alcuni vecchi giochi e flipper che aveva raccolto per sua passione, e che conservava in luoghi diversi dalla sede dell’azienda, perche’ nessuno condivideva questa suo interesse.

Notevole la sua predilezione per i giochi italiani, tra cui il “Calcio Italia” prima serie (quello senza testatina), i flipper della “Elettrogiochi”, ed alcuni campioni di schede di videogiochi create dalla sua azienda pochi anni prima. Conservava centinaia di depliants, foto, calendari, materiale promozionale.

A testimoniare questo suo interesse collezionistico, anche la partecipazione che accetto’ con entusiasmo alla prima fiera di giochi d’epoca e loro collezionismo, “Happy Days” a Terni (al link trovate il resoconto fotografico delle due edizioni), dove porto’ in esibizione diversi apparecchi dalla sua collezione; oltre a flipper anni ’50, quello che per me fu la testimonianza che si trattasse di un vero appassionato e’ il ricordo dei due flipper apparentemente uguali, l’ “El Dorado” della Europlay, ed il “Lucky Strike” della Gottlieb, che messi fianco a fianco mostravano le innumerevoli differenze nei disegni, nei punteggi, differenze che solo un appassionato poteva perdere tempo a cercare, ricordandole anche dopo anni!

Ed e’ cosi’ che vogliamo ricordare Novaro, a quella fiera, appoggiato al suo “Ace High” che come raccontava era uno dei flipper che aveva dato inizio al suo ingresso nel settore; ancora di fianco, si intravede lo spigolo del “Lucky Strike”, che ci soffermammo ad osservare ed a scrutare nelle differenze dall’ “El Dorado” per un buon tre quarti d’ora!