EGS “Crazy Balls” (1978) – il gioco italiano che anticipo’ “Asteroids” della Atari!

(le insegne delle due versioni di “Crazy Balls”: sopra quella distribuita dalla Bontempi di Roma, sotto quella della NAT di Bologna)

Siamo riusciti qualche giorno fa a recuperare un gioco italiano in bianco e nero abbastanza raro; “Crazy Balls” (1978) della EGS, nella versione della Bontempi di Roma, completo del suo mobile originale. Uno dei rari videogiochi italiani originali dell’epoca, non copiato da altri giochi stranieri. Anzi, in questo caso, e’ stato probabilmente lui ad essere ‘copiato’ se non nel gioco, in alcune sue caratteristiche, e niente meno che dalla Atari…

Che c’entra “Asteroids” della Atari?
“Asteroids”, uscito nel 1979, e’ universalmente riconosciuto come il primo videogioco a permettere di inserire le iniziali del proprio nome, al raggiungimento del record. In realta’, questa caratteristica era gia’ presente in un gioco italiano, “Crazy Balls” appunto, uscito sul mercato  almeno un anno prima. Non solo: le riviste dell’epoca ci lasciano intuire che probabilmente alla Atari ebbero l’idea proprio vedendo questo gioco alla fiera Enada di Roma, come racconta un articolo. Un gioco storico, come tanti altri finora sconosciuto a chi non frequentava gia’ le sale giochi all’epoca…!

(le due versioni di “Crazy Balls”: a sinistra quella distribuita dalla NAT di Bologna, a destra quella della Bontempi di Roma. Sulla destra della plancia di entrambe le versioni, si distingue il tastierino per inserire le inziali del giocatore)

Il gioco usci’ nel 1978. Finora mai ritrovato prima, me lo ricordavo perche’ all’epoca, nella sala giochi “Happy Days” di Riccione (Galleria di Viale Ceccarini) mi aveva incuriosito anche se all’epoca avevo solo 12 anni, per la sua piu’ interessante innovazione; chi fa il record puo’ inserire il proprio nome (non solo le canoniche tre iniziali, proprio il nome intero) tramite una tastierina posizionata sulla plancia. Ricordo che qualche pulsante ovviamente non funzionava, perche’ al mare ci finiva in mezzo di tutto, tra polvere, sabbia, bevande varie, e questo lo si scopriva solo al momento di andare ad inserire il proprio nome 😉

Oltre a poter inserire il proprio nome, il record viene pure tenuto in memoria per un tempo regolabile, da qualche ora a circa un mese, grazie ad una batteria da 4,5 volts; anche questa, una caratteristica innovativa.

Il gioco e’ un incrocio tra Breakout e UFO della Model Racing, da quel che ricordo. Venne costruito su licenza EGS sia dalla Bontempi di Roma, che dalla NAT di Bologna. Entrambe lo presentarono alla VIII Enada di Roma (4-7 ottobre 1978), e fu un discreto successo, non solo in fiera, ma anche di vendite.

Le prime pubblicita’ apparvero sulla rivista AUTOMAT nel numero di agosto/settembre 1978 per quanto riguarda la Bontempi, e nel numero di dicembre 1978 per quanto riguarda la NAT.

 

I riconoscimenti piu’ interessanti vengono pero’ da riviste di settore straniere.
La rivista “Play Meter” (USA), in un reportage della fiera Enada apparso sul numero 21 vol. 4 del 15 novembre 1978, a pag.118, racconta di come “sia stato presentato un gioco che permette di inserire le proprie iniziali al giocatore che fa il record”, e si dice sicura che tale idea verra’ presto copiata dai costruttori americani (si era in piena polemica che in Europa, in quegli anni, erano piu’ le copie di giochi USA che le proposte originali).

Esistono anche altri due articoli che parlano di “Crazy Balls”, uno italiano ed uno sempre straniero. Li abbiamo letti tempo fa, li stiamo cercando nella montagna di documentazione che abbiamo… appena li ritroviamo, li aggiungiamo a questo post.

In uno di questi, si racconta dell’uscita di “Asteroids”, alla fiera di Londra dell’anno successivo, e si dice che “la grande novita’ di questo gioco Atari e’ rappresentata dalla possibilita’ di inserire le iniziali di chi fa il record, anche se per chi ricorda “Crazy Balls” questa non e’ poi tutta questa novita’…”

Ancora piu’ interessante un secondo articolo, dove si descrive sempre la Enada di Roma del 1978, e ci si racconta di alcuni tecnici (dirigenti? ospiti? semplici conoscenti? difficile fossero proprio dei tecnici…) Atari, ospiti dello stand Bertolino, da poco distributore esclusivo proprio della Atari, che incuriositi da tale caratteristica di “Crazy Balls” stavano studiando il gioco proprio mentre il giornalista visitava lo stand di Bontempi…

Il mobile e’ completo, in buone condizioni, appena possibile si procede al suo restauro. La plancia, con le istruzioni serigrafate, e’ purtroppo abbastanza cancellata da anni di mani sudate di ragazzini, tocchera’ inventarsi qualcosa (tipo le istruzioni di gioco, magari copiandole dalla versione NAT, che non le aveva sulla plancia, ma serigrafate nel vetro sopra il TV).
Il vetro monitor ha, come di prassi in quegli anni (vedi “TV JOKER” Zaccaria) alcune scritte (tipo ‘Game Over’) che si illuminano direttamente nel vetro monitor, una chiara eredita’ proveniente dai flipper.

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