Qualcuno di voi li ricordera’, altri noteranno una certa similitudine con i cartelli che si usavano nei bar, quelli con scritte tipo “Tosti”, “Caffe’ Espresso”, “Panini”… Attaccati al soffitto a cascata, con delle corte catenelle tra un cartello e l’altro, lo scopo e’ sempre attirare clientela all’interno dell’esercizio, e ci danno un’idea abbastanza precisa dei giochi che era possibile trovare in una sala subito prima dell’avvento dei videogames…
Il cartello “Cassa”, utile ad identificare il punto vendita dei gettoni anche da lontano, riporta in piccolo anche la scritta ‘change’, ci riporta agli anni in cui la moneta unica era di la’ da venire, anzi, ancora non si sapeva se si sarebbe chiamata EURO oppure ECU; nel dubbio, i turisti tedeschi, francesi, inglesi, belgi, ecc., che affollavano le spiaggie (di giorno) ed i lungomare (di notte) sapevano che qui si accettava ogni tipo di valuta, meglio se forte, in cambio dei gettoni per giocare alle macchine automatiche.
Il cartello “Telearmi” si rifa’ in generale a tutti i giochi meccanici con fucile e cellula fotoelettrica, anche se spesso in realta’ c’erano solo dei contatti striscianti sotto al fucile stesso. In particolare, “Tiro all’Anitra” e “Tiro al Piattello” ci riportano a due grandi successi Model Racing dei primi anni ’70: rispettivamente il “Duck Shooting” e lo “Shoot Now”, presenti all’epoca in ogni sala giochi che si rispettasse.
Ricordate altri cartelli di questa stessa serie (stessi colori, stesse dimensioni, stesso tipo di carattere)? Non mi pare ce ne fossero altri, ma chissa’… nel caso, lasciate un commento qui sotto!