Ogni tanto ci piace estrarre qualche rivista a caso, tra le tante che compongono l’ampia biblioteca dell’associazione Tilt!, e leggere un qualche articolo a caso tra quelli riguardanti i giochi automatici, articolo che ci ha spinto ad includere la rivista in collezione. E’ il caso di questo numero del 19 ottobre 1957 del settimanale di attualita’ “Le Ore”, che dedica un lungo servizio al ‘diabolico flipper’. ormai diventato un caso sociale e di scottante attualita’, appunto; situazione non tanto dissimile da quello che sta avvenendo oggi con i giochi a premio nei locali pubblici, e che portera’ prima nel 1960 poi nel 1965 al divieto di installare nei locali il “giuoco tipo flipper” in quanto “consente vincita dietro ripetizione della partita”. Ecco alcuni passaggi dal pezzo.
IL DIABOLICO FLIPPER
inchiesta di Fulvio A.Scocchera
“Con lo sguardo del drogato che aspetta l’iniezione, mi dice: ‘Andiamo a fare una flippata’. E’ un mio caro amico e lo guardo: ha trentotto anni, la moglie e due figli; fa l’industriale. Eppure, se almeno un paio di volte al giorno non gioca ai bigliardini elettrici, i flippers, sta male”
“Tempo fa aprii un giornale e lessi la storia di una rapina; l’aveva commessa un ragazzo di 15 anni subito scoperto mentre cambiava i soldi, estorti, in un numero inverosimile di monete da cinquanta lire”
“Queste sono macchine ‘diaboliche’, come gia’ le hanno chiamate le 80 mamme che hanno firmato una petizione al Sindaco di Milano, perche’ sopprimesse il bigliardino elettrico che, dalla latteria all’angolo, aveva l’effetto del flauto magico sui loro figli che, per giocarci, non andavano piu’ a scuola, dimenticavano i compiti, facevano la cresta sulla spesa, allungavano le mani nei borsellini”
“Un elettrotecnico nostrano che desse un’occhiata all’interno di un bigliardino elettrico rimarrebbe esterrefatto, e cosi’ dicasi per un ingegnere. Una selva intricatissima di fili, di contatti, di relais quali eravamo abituati a conoscere solo guardando l’anima di un cervello elettronico”
“Le ‘bare colorate’ piovono ovunque, invadendo tutto. In Italia i Questori di tutte le provincie hanno ormai approvato che nelle zone a loro affidate filtrino queste fantasiose macchine; solo la provincia di Modena ha tenuto duro. Ma anche questo baluardo sta per cedere, e allora tutta l’Italia sara’ ‘flipperizzata’”
“I medici hanno trovato un nome per definire questa nuova febbre: flipperomania, e flipperosi una deformazione alle mani di chi passa troppo tempo alle macchine”
“A Milano esistono sei sale da gioco, dove in una atmosfera allucinante da rito ad un dio sconosciuto, migliaia di persone si alternano ai fantasiosi giochi elettrici. Ho persino visto un vecchio signore di circa 80 anni che verso la fine di ogni partita veniva distratto un attimo da un parente benevolo, il quale insinuava di nascosto nel flipper una moneta da 50 lire, in modo da far credere al nonno di aver vinto”
