Vi siete mai chiesti cosa facessero i chierichetti nel 1971, tra una messa e l’altra, al Vaticano? Giocavano a flipper. Un Gottlieb’s “Texas Ranger” (appunto del ’71), posizionato in una stanza sopra la sacrestia di San Pietro, un modello costruito apposta per l’Italia, senza ripetizione della partita, concedente solo la vincita delle palline (poche). Non che la legge del ’65 vigente in Italia fosse valida anche al Vaticano, ma nel caso… E la gettoniera? Avra’ accettato solo monete del Vaticano? Chi puo’ dirlo.
Ps.: …e le suore…?
Dal volume “Inside the Vatican“, edito nel 1991 dal National Geographic.
p.s …io stesso frequentavo il mio oratorio e facevo il chierichetto, soprattutto nelle Messe dei funerali, perchè il nostro parroco pagava il gelato a chi veniva a fare il chierichetto alle messe dei funerali e per noi bimbetti era una “festa”.
ciao
(ricordi di vita..)
ebbravo Federico !! comunque i flipper come sai, erano sempre presenti in quasi tutti gli oratori messi gratuitamente a disposizione dei parroci insieme ai ping-pong, i bigliardini, i campetti da calcetto e in qualche caso una sala cinematografica. Era un metodo per tenere i ragazzi lontani dai pericoli, educarli alla socializzazione, all’amicizia e non per ultimo, tenerli vicini alla vita parrocchiale, che di solito coincideva con la vita paesana. Oggi purtroppo questi valori si sono persi. Molti dei miei flipper li ho ripescati proprio negli oratori accantonati in qualche ripostiglio…
ciao. Carlo.